IL GARGANO

Il Meraviglioso Gargano

Stai progettando le tue vacanze sul Gargano e desideri sapere cosa visitare a Vieste e dintorni?
Il Gargano è ricco di luoghi splendidi e spesso poco conosciuti, noi ti consigliamo i nostri preferiti.

Grotte Marine di Vieste

Un vero e proprio spettacolo della natura, accessibili solo via mare. Questo tratto di costa è ricco di questi scenari naturali, con spiagge bianche, calette piccolissime e vere e proprie oasi verdi vellutate.

La visita alle Grotte Marine di Vieste e alla costa del Gargano è un’escursione molto amata da chi è in vacanza a Vieste e sul Gargano, ideale per ammirare uno dei tratti di costa più belli del Mediterraneo.

La costa del Gargano è fatta di insenature, spiaggette nascoste, strapiombi e pini che finiscono in mare, archi naturali e soprattutto dalle affascinanti Grotte Marine, delle vere e proprie Grotte scavate nella bianca roccia calcarea dal mare e dal vento, ognuna delle quali offre qualcosa di particolare e unico.

Con straordinarie escursioni in barca partendo da Vieste è facile godere di queste meraviglie.

Tra le Grotte più belle ti consigliamo Grotta campana, Grotta dei contrabbandieri, Grotta sfondata, Grotta smeralda e Grotta delle sirene.

San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo, il paese in cui visse per oltre 50 anni San Pio da Pietralcina, è divenuta una tappa imperdibile e meta di pellegrinaggi per i fedeli di tutto il mondo.

Anche se il centro storico è ricco di chiese e tradizioni, l’attenzione di gran parte dei fedeli si concentra sui luoghi legati al culto di Padre Pio, ovvero al complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie (formato dal convento dei cappuccini, da una chiesa antica ed una chiesa nuova entrambe dedicate a Santa Maria delle Grazie), l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza e il nuovo santuario di San Pio.

La maggiore attrattiva di questa cittadina è il piccolo convento di Padre Pio, che si trova nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

All’interno di questa chiesa troverete la cripta e un piccolo museo che raccoglie le spoglie di San Pio e ricostruisce la sua vita.

All’interno del museo potrete visitare la piccola cella dove San Pio ha trascorso la sua vita.

Nel 2004 è stata costruita la nuova e sfarzosa chiesa di San Pio dall’architetto Renzo Piano. Il nuovo santuario, progettato in stile contemporaneo, con i suoi 6000 m² in grado di contenere 7000 persone, è una delle chiese più grandi in Italia per dimensioni.

Monte Sant’Angelo

Monte Sant’Angelo è conosciuta in tutto il mondo per la sua storia religiosa, divenendo meta d’obbligo nei pellegrinaggi micaelici. Santi, imperatori, papi, re o semplici fedeli sono giunti fin qui per inginocchiarsi davanti all’altare dell’Arcangelo Michele.

Il centro abitato è il più elevato del Gargano (843 m.) ed è situato in una mirabile posizione panoramica su uno sperone a sud del promontorio, con vista mozzafiato aperta ad ovest sul Tavoliere e a sud sul golfo di Manfredonia.

Sede del Parco Nazionale del Gargano e Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, la vita della cittadina è concentrata intorno al Santuario di San Michele Arcangelo, realizzato tra il V-VI secolo quando, secondo la tradizione, sarebbero avvenute le apparizioni dell’arcangelo in una grotta.

I Longobardi, che in quel periodo dominavano nell’Italia meridionale, ne fecero il loro santuario nazionale. In breve tempo divenne un centro rinomato in tutta la Cristianità e meta obbligata, non solo per i pellegrini di tutta Europa, ma anche per i Crociati in partenza per Gerusalemme.

L’abitato ha forma allungata attorno all’asse costituito dalla via Manfredi; questa si riconnette sul lato occidentale della cittadina alla statale verso San Giovanni Rotondo e sul lato orientale ad una diramazione della statale Garganica.

Isole Tremiti

Le Isole Tremiti sono l’unico arcipelago italiano del mare Adriatico e si trovano a circa 12 miglia a largo del Gargano, nel nord della Puglia. Conosciute anche come Diomedee, le Tremiti rappresentano un piccolo angolo di paradiso che attrae ogni anno migliaia di turisti grazie al mare limpido, i fondali puliti, il clima gradevole, l’aria pura, la vegetazione rigogliosa, la natura ancora selvaggia ed incontaminata, le baie e i promontori, le coste basse e sabbiose, ma anche alte e rocciose con falesie a strapiombo sul mare. Tra un tuffo in acque cristalline e un bagno di sole in una delle tante romantiche calette c’è tanto da scegliere. Sembra una meta esotica. Quasi non ci si crede, guardando le trasparenze dei fondali, dalle sfumature di verde chiaro, blu e turchese, che sia mare Adriatico.
L’arcipelago è composto da cinque isole: San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa.
San Domino, l’isola più estesa, è la più bella dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, ricoperta com’è da una foresta di pini d’Aleppo, tanto che un tempo era chiamata dai monaci benedettini l’Orto del Paradiso. Intorno all’isola troviamo la grotta del Bue Marino, la grotta delle Viole, la grotta delle Rondinelle, tutte visitabili con la barca.
San Nicola, considerata un museo a cielo aperto, ricchissima di monumenti, è testimonianza della storia delle isole: torri, fortificazioni imponenti, muraglie, chiese e chiostri di una fortezza-abbazia, Santa Maria a Mare, che ricopre un rilevante interesse storico e artistico. In epoca medioevale l’abbazia di San Nicola diede ospitalità ad illustri personaggi, tra cui un paio che poi divennero papi e fu anche assalita e depredata di pirati che trucidarono i monaci cistercensi, sostituiti dopo circa un secolo dai Canonici Lateranensi. L’abbazia, definita la Montecassino in mezzo al mare per la sua imponenza, conserva mosaici pavimentali dell’XI secolo e un crocifisso del XIII secolo.
Capraia non ha alberi né edifici, ma è coperta d’erbe e di fiori, meta e dimora di una sterminata colonia di gabbiani.
Cretaccio, poco più che uno scoglio, è un ponte naturale tra San Domino e San Nicola e per diverso tempo fu davvero il “pilone” di un possente ponte in legno che collegava le due isole maggiori.
Pianosa, posta ad una ventina di chilometri a nord-est dell’isola di Capraia, è un’isola a sé, anche se rientra amministrativamente nel comune delle Isole Tremiti. Costituisce riserva integrale del Parco Marino.
Tutto l’arcipelago è caratterizzato da piccole insenature e calette, alcune molto note, come Cala delle Arene, l’unica spiaggetta di una certa dimensione presente nell’arcipelago; Cala Matano che scende a strapiombo sul mare; Cala degli Inglesi, dove affondò un battello inglese di contrabbandieri; Cala Tamariello, da cui si accede direttamente al mare e nella quale è possibile l’attracco di piccoli natanti; Cala Tonda, che forma un suggestivo laghetto. Per gli appassionati di diving da non perdere le splendide Grotte delle Viole e i fondali blu nei pressi dei faraglioni dei Pagliai. E ancora, almeno 23 sentieri subacquei per chi ama lo snorkeling.

Foresta Umbra

La Foresta Umbra è una riserva naturale protetta situata nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Residuo della foresta millenaria originaria del promontorio del Gargano si estende su più di 10 mila km² di terreno.

Nonostante la deforestazione degli ultimi tre secoli, che hanno spogliato le pendici del Gargano, la maestosità, la ricchezza e la varietà della vegetazione della Foresta Umbra sono rimaste quasi intatte.

L’origine della denominazione della foresta non è chiara: secondo alcuni il nome Umbra deriva dall’antico popolo degli Umbri (una tribù celtica preistorica), abitanti della foresta che spesso faceva incursioni nelle aree inferiori e fertili del promontorio; secondo altri, la denominazione indica semplicemente un luogo ombreggiato.

Infatti la maggior parte del terreno qui è in ombra grazie a una vegetazione molto fitta e densa.

Sicuramente è uno dei luoghi più interessanti da visitare sul territorio pugliese per grandi e piccoli, specialmente per famiglie con bambini.

In soli 15 km di tragitto si passa dalle dorate spiagge del Gargano, in un ambiente a parte, quasi montano.

È la meta perfetta per gli amanti della natura, del trekking, del ciclismo, ma anche degli appassionati di fotografia.

In inverno può capitare di trovare neve, ma dalla primavera all’autunno è un’ottima meta per riscoprire la natura. D’estate è anche un’ottima scelta per rifrescarsi nelle calde giornate estive.

La Foresta Umbra si sviluppa fino a 830 metri di altitudine ed è considerata il polmone verde di tutto Parco del Gargano. La foresta vanta un’antica e ricca vegetazione, oltre 2000 specie vegetali, che li ha regalato l’appellativo di giardino botanico.

Nella parte più alta vi sono alberi come il carpino, aceri e querce. Nella parte inferiore invece ci sono faggi che si spingono fino ai 270 metri sul livello del mare.

La foresta infatti viene considerata la faggeta più bassa d’Europa perché qui i faggi, grazie ad un mix di condizioni climatiche e ambientali, si trovano a quote molto più basse dei classici 800 metri.

Il faggio è l’albero più importante e il simbolo della Foresta Umbra. Vi sono esemplari alti 30 metri con tronco diritto, un sacco di rami e una folta criniera.

Nel sottobosco abbiamo diversi tipi di flora erbacea: anemoni, viole, ciclamini e soprattutto di orchidee selvatiche. Per ammirare queste ultime basta addentrarsi nella Foresta Umbra da aprile a fine maggio.

L’area ospita una gran varietà faunistica, tra cui il capriolo italicus, una specie protetta dal WWF. È molto timido e mangia solo teneri germogli che può trovare nella profonda foresta. Il suo pelo è corto e la criniera si tinge di rosso in primavera e in inverno di grigio. Ha macchie bianche e nere intorno gli occhi e il muso.

Altri mammiferi che vivono nella Foresta Umbra sono il tasso, il gatto selvatico, la volpe e la martora, ma anche lepri, scoiattoli, lepri, fagiani e piccoli roditori oltre a caprioli, cinghiali e donnole.

L’animale più facile da osservare è il daino, presente in varie aree protette.

A proposito di uccelli, la foresta ospita diverse specie di picchi: il picchio rosso maggiore e minore, il picchio rosso a metà e il molto raro picchio con retro-bianco, che frequenta i più antichi e più maturi faggi dove può beccare meglio.

Ci sono anche uccelli predatori come: lo sparviero, il gufo reale e l’allocco. Lo sparviero è presente tutto l’anno nella foresta. Inoltre, sono presenti varie specie di passero, come la “balia col collare”, il bottaccio mughetto, etc.

La foresta è attraversata da 15 itinerari sorvegliati dal Corpo Forestale dello Stato, una specie di rangers del parco.

All’ingresso di ogni percorso ci sono schede in cui è possibile leggere il nome del luogo di partenza e quello di arrivo, e il tempo necessario.

Lungo i percorsi diversi tronchi sono contrassegnati da strisce gialle indicanti la direzione, in modo da aiutare il visitatore.

Il punto informazioni è vicino al museo naturalistico. Il museo mostra la flora della Foresta Umbra, l’archeologia del paleolitico e del neolitico, e la fauna garganica con le 200 specie di animali che vivono in questo parco.

Fuori dal museo è ricostruita una tipica casa del boscaiolo. In zona è presente anche un piccolo laghetto.